Arte o scienza? Immagini dalla ricerca

Tre immagini che sembrano opere d’arte, e allo stesso tempo illustrano diversi rami della ricerca: sono le foto vincitrici della decima edizione del concorso “Arte o Scienza? Immagini dalla ricerca”. La premiazione si è svolta il 26 settembre 2019 alle 18.00 a Palazzo Costanzi (Sala Veruda), a Trieste, dove sono esposte le opere selezionate nell’ambito del concorso.

La prima classificata è Silvia Bono, con l’immagine “I piccoli motoneuroni prendono vita”, realizzata all’Università di Milano. La foto, notevole per il suo cromatismo, è stata acquisita mediante un microscopio invertito a fluorescenza. Mostra delle cellule staminali neurali durante il processo di differenziamento in vitro che le porterà a diventare motoneuroni maturi, cioè le cellule nervose cerebrali e del midollo spinale che permettono i movimenti dei muscoli volontari.

Seconda classificata è Stefania Rizzelli, del Laboratorio Neotron S.p.A. di Modena, con l’immagine “Colonie batteriche su agar sangue”. Si tratta di una fotografia digitale di colonie di batteri emolitici su terreno di coltura agar sangue. Macchie casuali, che attivano un meccanismo percettivo che porta il nostro sistema cognitivo a intravedere nell’immagine un volto.

Terzo classificato, è Paolo d’Errico, postdoc all’istituto Istituto Neurologico Carlo Besta e alla Uniklinikum Freiburg, con l’immagine “Gli astrociti di Monet”: colture in vitro di astrociti di topo, colorati con due diversi specifici marcatori, ricordano pitture astratte, per le forme e per gli intensi colori.

A premiare i vincitori erano presenti Angela Brandi, Assessore comunale a Educazione, Scuola, Università e Ricerca, Valter Sergo, Prorettore Vicario dell’Università di Trieste, e Mario Bucher, presidente dell’Immaginario Scientifico.

Questa edizione del concorso, la decima, ha visto l’adesione di 35 partecipanti, per un totale di 112 immagini. Di queste ne sono state selezionate 28, che sono rimaste esposte nella Sala Veruda dal 27 al 29 settembre, in occasione di Sharper – La Notte Europea dei Ricercatori e Trieste Next, il festival della ricerca scientifica.

Le opere selezionate per l’edizione 2019 sono:
• Bono Silvia, Little motor neurons come to life
• Bono Silvia, Motor neurons embrace
• Cozzarini Luca, Cubismo Perovskitico
• Cozzarini Luca, Mikado
• D’Errico Paolo, Corteccia
• D’Errico Paolo, The Monet astrocytes
• D’Errico Paolo, My memory is there
• Dall’Agnese Alessandra, Costellazione del nucleo
• Dall’Agnese Alessandra, Magma incandescente
• Fajner Valentina, Neuroni a spasso nel prato
• Fajner Valentina, Siluri affamati
• Garaldi Enrico, Galactic infall
• Manfredi Diego, Pesce Scorpione
• Porrelli Davide, Rugiada
• Porrelli Davide, Riflessi – Provetta
• Rizzelli Stefania, Colonie Salmonella
• Rizzelli Stefania, Striscio di colonie batteriche
• Rizzelli Stefania, Colonie batteriche su Agar Sangue
• Roccon Alessio, Bollicine
• Santella Luigia, Fecondazione polispermica
• Santella Luigia, Fecondazione monospermica di un uovo maturo di stella di mare
• Santella Luigia, Spermatozoi di riccio di mare 
• Serena Michela, Non tutti gli aghi fanno male
• Serena Michela, Intersezione di colori
• Tredici Ilenia, Cosmo
• Tredici Ilenia, Escher
• Tredici Ilenia, Euglypha
• Zanetti Lucia, Occhio da triglia

Per il decennale del concorso inoltre, sono state esposte anche le opere vincitrici delle passate edizioni.

Le foto provengono sia dagli enti di ricerca triestini – Università, Elettra Sincrotrone Trieste – sia da altri enti di ricerca nazionali – dalle Università di Milano, Udine, Torino, Pavia, all’IFOM e l’Istituto Italiano di Tecnologia ecc. – e dall’estero (Austria, Germania, Inghilterra e USA).

Il concorso, organizzato da Immaginario Scientifico e Università di Trieste nell’ambito del Protocollo “Trieste Città della Conoscenza”, è nato dal desiderio di esplorare e valorizzare le contaminazioni tra arte e scienza, e al contempo per premiare il talento di ricercatori e scienziati che sanno anche cogliere il lato artistico del loro lavoro. Permette inoltre al pubblico di scoprire qualcosa di più sul lavoro di ricerca che viene portato avanti giorno dopo giorno all’interno di atenei, accademie e laboratori di tutto il mondo.

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